Le
montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di
roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le
volte di porpora scintillanti di stelle.
(John Ruskin)
I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.
(Johann Wolfgang von Goethe)
Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore.
(Boris Vian)
Migliaia
di persone stanche, stressate e fin troppo “civilizzate”, stanno
cominciando a capire che andare in montagna è tornare a casa e che la
natura incontaminata non è un lusso ma una necessità.
(John Muir)
Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.
(William Blake)
Ma
devo dire che la montagna mi ha regalato ciò che gli uomini, le donne, i
genitori, non sono riusciti a darmi. Dalla montagna mi sono sentito
compreso, ascoltato, degnato di attenzione. Qualche volta anche
spintonato, ma sempre dopo essere stato avvertito.
(Mauro Corona)
Sulla
montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché
siamo più vicini al cielo.
(Emilio Comici)
In verità si può dire che l’esterno di una montagna è cosa buona per l’interno di un uomo.
(George Wherry)
Non cercate nelle montagne un’impalcatura per arrampicare, cercate la loro anima.
(Julius Kugy)
Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.
(Jeffrey Rasley)
Bandiere
sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se
non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella.
(Reinhold Messner)
Le montagne sono le uniche stelle che possiamo raggiungere a piedi.
(Fabrizio Caramagna)
Il colore delle montagne è il corpo di Buddha; il suono delll’acqua corrente è il suo grande discorso.
(Dogen
Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna.
(Walter Bonatti)
La montagna offre all’uomo tutto ciò che la società moderna si dimentica di dargli.
(Anonimo)
Ti
assicuro che ho comprato il biglietto di ritorno e non ci tornerò più
in questa triste città! Lascio alla signorina Rottermayer tutta la gioia
di vivere in una città triste e senza calore! Io non potrei mai
accontentarmi di una stanza senza farfalle! Ho bisogno di prati verdi
per respirare. … Basta con queste stanze vuote piene di vecchi cimeli!
Via via…!.
(Heidi)
Dalle montagne ho avuto
protezione e affetto. La scalata estrema è venuta dopo, ma non c’entra
nulla, o molto poco, con l’amore per la montagna, con ciò che mi ha dato
e continua a darmi. Per me è la madre sulla quale giocano, si
nascondono, cercano calore i suoi figli. Ogni tanto la mamma si
stiracchia, respira, sbadiglia, qualche bambino rotola giù. Qualche
altro soffoca sotto la sua mole come un pulcino sotto la chioccia. Ma
non è colpa di nessuno.
(Mauro Corona)
Che quelle
rocce innalzantisi in forma di mirabile architettura, quei canaloni
ghiacciati salenti incontro al cielo, quel cielo ora azzurro profondo
dove l’anima sembra dissolversi e fondersi con l’infinito, ora solcato
da nuvole tempestose che pesano sullo spirito come una cappa di piombo,
sempre lo stesso ma mutevolmente vario, suscitano in noi delle
sensazioni che non si dimenticano più.
(Walter Bonatti)
La
montagna mi ha fatto capire che è da sciocchi mettere la vita in banca
sperando di ritrovarla con gli interessi. Mi ha aiutato a non essere
troppo tonto, anche se un po’ tonti si è tutti da giovani. Mi ha
insegnato che dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo
scendere.
(Mauro Corona)
In cima ad ogni vetta si è sull’orlo di un abisso.
(Stanislaw Jerzy Lec)
In poche parti del creato si rivela tanto splendidamente quanto nell’alta montagna, la potenza, la maestà, la bellezza di Dio.
(Pio XI)
Le montagne sono quei luoghi in cui Dio dimostra di essere più bravo di Michelangelo a scolpire.
(Anonimo)
Un
paese di pianura per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho
bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di
montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di
precipizi d’intorno che mi infondano molta paura.
(Jean-Jacques Rosseau)
Le Alpi, un paese dove il cielo profondo, stanco di essere blu, si è sdraiato sulla montagna.
(Boris Vian)
Nei
grandi spazi della montagna, nei suoi alti silenzi, l’uomo non
distratto può cogliere il senso della sua piccolezza e la dimensione
infinita della sua anima.
(Anonimo)
Una serata passata a leggere grandi libri è per la mente ciò che una vacanza in montagna è per l’anima.
(André Maurois)
Il fascino delle montagne è dato dal fatto che sono belle…grandi…e pericolose…
(Reinold Messner)
Tutte
le volte che comincio ad arrampicare avviene in me una trasformazione.
Quando le mie mani poggiano sulla roccia, sparisce ogni stanchezza e
ogni malavoglia. Una forza sconosciuta entra nel mio sangue, e più mi
arrampico, più forte mi sento, e sempre più facili mi sembrano i
passaggi.
(Emilio Comici)
Forse è proprio questo il
motore dell’arrampicata: come pesci nell’acqua, come uccelli in aria,
come camosci sulle rocce, solo la simbiosi con l’ambiente fa di un uomo
un buon alpinista.
(Reinold Messner)
La montagna è
fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano
riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo
ancora più forte.
(Guido Rey)
La montagna ci offre la cornice … tocca a noi inventare la storia che va con essa!
(Nicolas Helmbacher)
Con
la montagna, ci si scopre canna, spinta a fare dei fori negli angoli
giusti perché passi il soffio della vita e ne esca la più bella musica
possibile.
(Lionel Daudet)
Non misurare mai l’altezza del monte prima d’aver raggiunto la cima. Allora vedrai quanto era basso.
(Dag Hammarskjöld)
La montagna è come un amore: se sei respinto, è meglio tornare indietro e non insistere.
(Christian Kuntner)
Difficoltà
estrema, vuol dire al limite delle possibilità umane. Però è una parola
elastica anche questa. Io non so se più di una volta o due in Montagna
mi sentii impegnato fino alla mia possibilità ultima. Credo di aver
quasi sempre superato i miei passaggi estremamente difficili pur
sentendo di non aver dato tutto me stesso, ma avendo dietro di me ancora
un certo margine di possibilità e una certa riserva di forze. Questo
dovrebbe essere il modo più sicuro per andare in montagna.
(Emilio Comici)
Nessuno
può dire di aver sentito il mormorio delle acque, se non ha sentito il
concerto con il quale la montagna saluta la primavera.
(Arnold Lunn)
Quassù non vivo in me, ma divento una parte di ciò che mi attornia. Le alte montagne sono per me un sentimento.
(Lord Byron)
Mi
sono sentito sempre estremamente fragile davanti agli elementi della
montagna: da un lato, uno scheletro con la carne intorno, dall’altro,
forze su cui ci si strofina, la roccia, il ghiaccio, le tempeste.
(René Desmaison)
Belle
sono le grandi avventure sulle pareti immense, in piena solitudine: la
lotta silenziosa ha inizio; l’uomo, quando ha di fronte la natura, ha di
fronte se stesso e la battaglia si sublima.
(Roberto Gervasutti)
Quale
miglior campo d’azione può esservi che la montagna? L’asprezza della
natura e la potenza della lotta continua sono presenti in ogni
particolare: dal cirro sfilacciato alla roccia compatta; dagli spigoli
smussati dei sassi ai pini ritorti; dalla frana alla valanga, tutto,
insomma, un complesso di elementi che testimoniano quali forze usano
scontrarsi.
(Roberto Gervasutti)
Vado in montagna più per la paura di non vivere che per quella di morire.
(Ada Gobetti)
Alcune
ore di salita in montagna fanno di un briccone e di un santo due
creature quasi uguali. La stanchezza è la via più breve verso
l’uguaglianza e la fratellanza – e la libertà viene infine aggiunta dal
sonno.
(Friedrich Nietzsche)
Donde vengono le
montagne più alte? chiedevo in passato. E allora imparai che esse
vengono dal mare. Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e
nelle pareti delle loro cime. Dall’abisso più fondo, la vetta più alta
deve giungere alla sua altezza.
(Friedrich Nietzsche)
Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Vai e guarda dietro i monti. Qualcosa è perso dietro i monti. Vai! È perso e aspetta te.
(Rudyard Kipling)
Ogni volta nella vita è come nella natura: parli con la montagna e ti risponde l’abisso
(Efim Tarlapan)
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
(Immanuel Kant)
La
Montagna non è una sfilata di moda, o la conoscenza alfabetica di tutte
le ferrate esistenti, né tanto meno dei tempi di percorrenza delle
stesse; la Montagna non è la pista da sci da 2000 sciatori/ora, la
cabinovia, la funivia, lo ski-lift, e neanche il rifugio-albergo 3
stelle con scale anti-incendio e TV a colori.
(Livio Lupi)
Ci
arrampichiamo perché le montagne sono la nostra chiesa. In effetti, Lui
– Il Creatore, Allah, Dio, il grande Schiacciamosche o Buddha – non può
essere più grande della vista di un’aurora boreale a -50oC, quando il
vento ronza su una pinna di ghiaccio e la luce si apre un varco diretto
nella tua anima.
(Jonathan Waterman)
Ogni montagna
diversa dalle altre, ognuna una vita diversa che hai vissuto. Arrivi in
cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla
sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima. In quel vuoto puoi
esaminare, in un’ottica diversa, te stesso e tutti i rapporti e gli
oggetti che fanno parte del mondo normale.
(Anatoli Boukreev)
Le
montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare.
Sono cattedrali, grandiose e pure, i templi della mia religione.
(Anatoli Boukreev)
Il
mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri: dentro ci sono la
mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la
mia solitudine. In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me
stesso, nel bene e nel male.
(Renato Casarotto)
Qui
non palazzi, non teatro o loggia ma’n lor vece un abete, un faggio, un
pino. Tra l’erba verde e’l bel monte vicino levan di terra al cielo
nostr’intelletto.
(Francesco Petrarca)
Camminare per
me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino
lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da
ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi.
Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte
montagne sono per me un sentimento.
(Reinhold Messner)
La
montagna insegna a vivere: questa frase l’ho udita spesso, ma… non è
vera. C’è gente che frequenta i monti da una vita e non ha imparato un
tubo! La montagna al massimo regala emozioni a chi è sensibile ed
educato.
(Mauro Corona)
Oggi non frequento quasi più
le montagne famose perché sono diventate di moda, quindi caotiche. Alla
loro base sorgono i più grandi parcheggi d’Europa. Ormai, su quelle
vette cade neve colorata firmata da prestigiosi stilisti.
(Mauro Corona)
Con
i valloni deserti, con le gole tenebrose, con i crolli improvvisi di
sassi, con le mille antichissime storie e tutte le altre cose che
nessuno potrà dire mai…”
(Dino Buzzati)
A salvare la
Alpi non saranno gli ecologisti, ma chi rifiuta il consumismo, chi si
accontenta di mangiare pane e formaggio e di camminare con le proprie
gambe.
(Reinhold Messner)
La montagna mi ha
insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che
facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a
volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel
quotidiano.
(Walter Bonatti)
La via verso la cima è come il cammino verso se stessi, solitario.
(Alessandro Gogna)
L’alpinismo
è un’attività sfiancante. Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e
non raggiunge mai la destinazione. Forse è questo l’aspetto più
affascinante. Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà
mai raggiunto.
(Hermann Buhl)
L’essere umano vive in
città, mangia senza fame e beve senza sete, si stanca senza che il
corpo fatichi, ricorre il proprio tempo senza raggiungerlo mai. E’ un
essere imprigionato, una prigione senza confini da cui è quasi
impossibile fuggire. Alcuni esseri umani però a volte, hanno bisogno di
riprendersi le proprie vite, di ritrovare una strada maestra. Non tutti
ci provano, in pochi ci riescono.
(Walter Bonatti)
Questa
‘malattia’, è anche una dipendenza. Non pensavo d’essere dipendente
dalla montagna. L’ho capito negli ultimi metri dell’Everest, quella
volta ero stremato, ma ho sentito che se non avessi raggiunto la cima
sarei dovuto tornare lassù, dentro di me ne avevo troppo bisogno. E’
questa dipendenza dalla montagna che ti spinge sempre avanti.
(Hans Kammerlander)
Nelle
vibranti e libere corse sulle rocce tormentate, nei lunghi e muti
colloqui con il sole e con il vento, con l’azzurro, nella dolcezza un
po’ stanca dei delicati tramonti, ritrovavo la serenità e la
tranquillità. E l’ebbrezza di quell’ora passata lassù isolato dal mondo,
nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare
qualunque follia.
(Giusto Gervasutti)
L’alpinista è un uomo che conduce il proprio corpo là dove un giorno i suoi occhi hanno guardato. E che ritorna.
(Gaston Rébuffat)
Il silenzio della montagna è ancora più bello quando gli uccelli sono in silenzio.
(Taisen Deshimaru)
La forza della montagna è come la forza gravità sulla mia anima.
(Heather Day Gilbert)
Un uomo senza difetti è una montagna senza fessure. Non mi interessa.
(René Char)
Lassù
provammo quel fascio quasi inestricabile di particolari sentimenti, che
si suole chiamare il senso della vetta. Il mondo esterno, l’interno e
il cosmico si compenetrano a vicenda.
(Eugene Guido Lammer)
Quando abbiamo camminato per due ore in una montagna, si è più intelligenti.
(Coline Serreau)
L’amore è un abbraccio soffice di cielo e di nuvole su una cima raggiunta col cuore in festa.
(Bianca di Beaco)
Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.
(William Wordsworth)
Io credetti e credo la lotta con l’Alpe utile come il lavoro, nobile come un’arte, bella come una fede.
(Guido Rey)
La fede muove le montagne, sì: le montagne di sciocchezze.
(André Gide)
Una giornata bene impiegata nelle Alpi è come una grande sinfonia…
Ogni passo di un’ascensione ha una bellezza in se stesso.
(George Leigh Mallory)
Le montagne non sono l’assoluto, ma lo suggeriscono.
(Samivel)
Le montagne sono il principio e la fine di ogni scenario naturale.
(John Ruskin)
Raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio.
(Ed Viesturs)
Scalare
non serve a conquistare le montagne; le montagne restano immobili,
siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi
(Royal Robbins)
Ho portato il mio Io sul punto piú alto e lo lascio lassú, l’Io che voglio essere. Scendo con l’Io che sono
(Reinhard Karl)
Mi
escono battute sarcastiche quando leggo o sento definire la montagna
assassina. La montagna non è assassina, se ne sta lì e basta. Siamo noi i
killerdi noi stessi, che non sappiamo vivere, che usiamo il profumo per
l’uomo che non deve chiedere mai, che abbiamo dimenticato la carità, la
riconoscenza, il rispetto, che distruggiamo la natura
(Mauro Corona)
La continuità dei grandi spettacoli ci rende sublimi o stupidi. Sulle alpi, o sei un aquila o uno stupido.
(Victor Hugo)
Tutto
ciò che mi teneva sulla parete della montagna, tutto ciò che mi teneva a
questo mondo, erano sei sottili punte di cromo-molibdeno conficcate per
un centimetro e mezzo in una striscia di acqua ghiacciata, eppure
cominciai a sentirmi invincibile…
(Jon Krakauer)
Anche gli esperti muoiono sotto le valanghe, perchè le valanghe non sanno che sei esperto.
(André Roch)
Da
quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore
racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto
perché è caotico e rumoroso.
(Walter Bonatti)
Siamo in un mondo in cui le montagne più alte sono quelle che hanno le fondamenta più solide.
(Sorin Cerin)
Ogni paesaggio di montagna ha la sua storia: quella che leggiamo, quelli che sogniamo, e quelli che creiamo.
(George Michael Sinclair Kennedy)
Durante
un’ascensione di un paio d’ore, si possono sperimentare sensazioni che
in altre condizioni non si proverebbero forse in un’intera settimana. I
sensi sono totalmente all’erta, si sente, si odora, si respira ogni
cosa, e ci si sente vivi come non mai.
(Jochen Hemmleb)
La montagna ha il valore dell’uomo che vi si misura, altrimenti, di per sè, essa non sarebbe che un grosso mucchio di pietre.
(Walter Bonatti)
Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima: in questo preciso ordine.
(Roger Baxter Jones)
Nel
pomeriggio del giorno seguente, ultimata la preparazione del sacco esco
per le vie della città per dar aria alla mia eccitazione. Quasi
automaticamente salgo al monte dei Cappuccini. Sento il richiamo del
vento lontano che rende più trasparente il tramonto, colorando di verde
l’orizzonte. Sopra il Gran Paradiso due nuvolette riflettono ancora
l’ultimo sole. Sotto di me la città sta accendendo le prime luci. L’idea
dell’azione vicina suscita in me strane sensazioni e contrastanti
pensieri. Provo una grande commiserazione per i piccoli uomini, che
penano rinchiusi nel recinto sociale che sono riusciti a costruirsi
contro il libero cielo e che non sanno e non sentono ciò che io sono e
sento in questo momento. Ieri ero come loro, tra qualche giorno
ritornerò come loro. Ma oggi, oggi sono un prigioniero che ha ritrovato
la sua libertà. Domani sarò un gran signore che comanderà alla vita e
alla morte, alle stelle e agli elementi.
(Giusto Gervasutti)
E’
noto che ci sono due maniere d’intendere e praticare l’alpinismo: in
profondità e in estensione. La prima è la maniera del montanaro, della
guida, che magari per tutta la vita non esce dalla sua valle, ma di
quella conosce ogni anfratto, ogni piega, ogni scalino. La seconda e
quella del turista all’inglese, che trascorre da una valle all’altra,
ogni gruppo sfiorando rapidamente e spilluzzicando appena le mete più
celebrate. Eterna e insolubile questione quale dei due metodi sia il
migliore.
(Massimo Mila)
La montagna chiama e devo andare.
(John Muir)
Se
desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna; se vuoi
vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola; ma se
cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
(Kahlil Gibran)
La montagna più alta rimane sempre dentro di noi.
(Walter Bonatti)